venerdì 18 ottobre 2013

CORAGGIO, FASSINA: SMENTISCIMI

Amori contronatura: il nipote dello zio e il bocconiano di sinistra















Egregio Stefano Fassina, sono ben contento che tu finalmente sostenga con parole chiare (http://24o.it/links/?uri=http://www.huffingtonpost.it/stefano-fassina/la-spesa-pubblica-non-va-tagliata_b_4108643.html?utm_hp_ref=italy&from=) quello che gli economisti non stipendiati da partiti politici, Unione Europea, Ocse e Bce, dicono da almeno due anni, e che io continuo nel mio piccolo a ripetere: la spesa pubblica in Italia è tra le più basse in Europa da anni; ridurla in recessione è una follia; mantenere gli attuali vincoli europei rinunciando a contestarli aspramente è vile; nella Ue è inutile aspettarsi aiuti dai Paesi più forti perché ognuno di questi pensa solo a sè (proprio una bella Europa, questa che avete costruito e sostenuto!).

Bravo Fassina, finalmente dici quello che sai e che hai sempre finto di non sapere. Ora però mi chiedo: se la pensi così, che cosa ci fai in questo governo ossessionato dalla necessità di rispettare i diktat europei? Cosa ci fai accanto a quella faccia di bronzo di Enrico Letta, che solo ieri ha continuato a ripetere che il problema è il debito pubblico (una sciocchezza che continua a imperversare nel dibattito nonostante la sua infondatezza ampiamente dimostrata) e che si genuflette continuamente davanti alla Merkel e ai mercati? 

No, Fassina, non dare la colpa alle larghe intese: la linea liberista del governo Letta e di quello Monti non è stata sostenuta prima di tutto dal Pdl ma è il cavallo di battaglia del Pd. Se certe politiche inique, recessive, classiste, libero-scambiste senza contrappesi proseguono, la colpa è prima di tutto del tuo partito. Il partito, non a caso, che i banchieri votano. Fassina, il giochetto di scaricare sul cialtrone Berlusconi (che, tra l'altro, il liberismo non sa neppure cosa sia) le scelta oggettivamente di destra del tuo partito, non funziona più da tempo, anche se può ingannare la mandria sempre vasta dei gonzi. 

Fai una bella cosa: battiti per l'unica terapia che può battere la crisi. Che, come tu sai benissimo (non negare, me lo hanno confermato personalmente alcuni economisti che collaborano con te), è non la diminuzione ma l'aumento della spesa pubblica per stimolare consumi e quindi occupazione. In barba ai vincoli europei, che bisogna essere pronti a mettere radicalmente in discussione. Purtroppo, temo che non ne avrai il coraggio e darai la tipica giustificazione dei collaborazionisti dicendo che devi restare dentro al sistema per cambiarlo o almeno per limitare i danni. Finendo, così, per non limitare un bel niente.

Coraggio, Fassina: smentiscimi.

3 commenti:

  1. Come vado sostenendo da parecchio, il PD non solo ha scavalcato la destra sul suo stesso terreno, ma ormai gli ha dato tre o quattro giri di pista.
    Questo proprio per via delle politiche che attua e dei programmi che mette in campo. Il bispensiero orwelliano, che è la vera luce-guida in tutte le decisioni di quel partito, temo abbia molto a che fare anche con le prese di posizione di Fassina. Ora che la consapevolezza riguardo alla vera funzione di Euro e UE sta diffondendosi, il PD non vuole rischiare di rimanere in una posizione di retroguardia, o meglio di totale distacco dai sentimenti dominanti del paese. Ma questo, appunto in maniera orwelliana, non per promovere un cambiamento in quella direzione, in primo luogo a livello di linea politica, ma proprio per poter meglio continuare a praticare lo smantellamento del sistema economico, industriale e sociale del paese su mandato esterno, pur facendo vedere che loro non lo vorrebbero mai e anzi ne deprecano gli esiti.
    Sono degli infidi, gente che a mio modo di vedere è prima di tutto pericolosa, proprio per la disinvoltura con la quale mente di fronte al suo popolo e per la portata delle sue menzogne, ben sapendo che la collettività è la prima vittima della loro azione, volta ad aggiudicarsi e a mantenere indefinitamente il sottopotere del collaborazionista.

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  2. A clack. Sono d'accordo con te, la presa di posizione di Fassina probabilmente è soltanto un modo di riposizionarsi riguardo la questione euro, che non può più essere elusa a suon di menzogne, senza che però significhi mettere seriamente in discussione la linea perseguita finora. Infatti nel mio pezzo dico che, se Fassina fosse sincero, dovrebbe uscire dal governo e dal Pd, cosa che certamente non farà.

    La finta protesta di Fassina mostra ancora una volta come la dirigenza piddina sia composta da abili politicanti buoni per tutte le stagioni e capaci di astute prese di posizione che consentono loro di rimanere sempre a galla, in barba agli ideali che sbandierano di fronte ai loro elettori. I quali però non hanno più scuse: oggi come oggi il gioco è ormai così scoperto, che chi dà il voto a costoro non ne è vittima, ma complice. Non capisce perché non vuole capire. O perché in fondo gli sta bene così - e quindi è come loro. Altro che separazione tra i dirigenti cattivi e la base "piena di risorse", come recita la vulgata degli occupy-Pd!

    Ciò detto, la furbizia, il provincialismo, la mancanza di coraggio, l'incapacità di difendere gli interessi dei propri elettori e del proprio Paese per fare carriera, le menzogne è bene specificare che non sono esclusiva del Pd ma riguardano un po' tutta la nostra classe dirigente. E sono, ahimé, un carattere nazionale. Certo, non avremmo creduto di trovarlo in dosi così massicce proprio nel partito che della "questione morale", del "senso di responsabilità", della "legalità" e della diversità rispetto ai presunti ignoranti di Lega e Forza Italia, aveva fatto la propria bandiera. Invece mentivano tanto quanto mentiva Berlusconi quando diceva che era sceso in campo "per salvare il Paese". Solo che lo hanno fatto - e continuano a farlo - in modo più raffinato.

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  3. Sono d'accordo. D'altronde è lo stesso bipolarismo a spingere i partiti a somigliarsi sempre di più, data la convergenza al centro necessaria per prevalere.
    Credo però sia necessario fare una distinzione di fondo. Mentre PDL e Lega fanno il loro mestiere, ovverosia favoriscono sostanzialmente gli interessi e la natura della loro base di consenso, il PD si è voluto trasformare nel primo persecutore del suo elettorato. A questo proposito anch'io vado dicendo da tempo, e gli spazi di discussione mi sono testimoni, che chi continua a dare il proprio voto a quel partito di rinnegati è complice delle sue scelte. Dallo stesso punto di vista credo si possa osservare anche la scelta di SEL di supportare il novello Berlusconi travestito in rosa pallidissimo. Se prima i vendoliani avevano ancora un margine residuo di credibilità, sia pure ridottosi a un velo, oggi sono totalmente azzerbinati al PD, del quale presto o tardi entreranno a far parte, in funzione di foglia di fico atta a coprire le sue vergogne sul lato sinistro.

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