Il naso lungo di Saccomanni |
Ieri 10 settembre alle ore 13.30 il premier Enrico Letta dichiarava che il governo
sta centrando gli obiettivi della ripresa, la recessione è stata battuta
e l'ottimismo è di rigore "perché sono finiti i tempi dei tagli e
dell'austerità" e finalmente l'Italia investe nella cultura e
nell'istruzione. Alla stessa identica ora l'ufficio di presidenza
dell'Istat rilasciava una nota ufficiale di una trentina di
righe in cui dichiarava che "purtroppo i dati sulla nostra economia
sono, in realtà, nettamente inferiori alle nostre aspettative e
previsioni, ed è necessario correggere le stime al ribasso; quest'anno
il Pil nazionale subirà un nuovo arretramento nell'ordine del -2,1%, il
peggior risultato dell'intera Unione Europea, di gran lunga più negativo
alle attese". Poche ore più tardi, il Ministro dell'Economia
Fabrizio Saccomanni ha dichiarato: "'I recenti
indicatori mostrano un graduale netto miglioramento dell'economia. La
ripresa è già arrivata, e nell'ultimo semestre dell'anno finalmente ci
avviamo verso dati positivi con un Pil almeno al +0,8%". Due ore più tardi, il Governatore della Banca d'Italia,
Ignazio Visco, invece commentava: "La situazione finanziaria del sistema
bancario italiano è in grave sofferenza. E' necessario mantenere i conti
a posto e quindi bisogna attuare una stretta politica di rigore e di
tagli perché i dati sull'economia nazionale sono tutti negativi".
Chi è il Pinocchio, Letta e Saccomanni oppure l'Istat e la Banca d'Italia? C'è la ripresa o prosegue la recessione? Riprendono gli investimenti pubblici o si prosegue con tagli e austerità? Dai, non è difficile indovinare.
Con una postilla: certe bugie i governi le hanno sempre raccontate. Ma dirle oggi, come fa il governicchio Letta e come faceva il governicchio Monti, nella drammatica situazione di recessione e disoccupazione in cui siamo, non è solo spudorato. E' immorale.
Con una postilla: certe bugie i governi le hanno sempre raccontate. Ma dirle oggi, come fa il governicchio Letta e come faceva il governicchio Monti, nella drammatica situazione di recessione e disoccupazione in cui siamo, non è solo spudorato. E' immorale.
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