mercoledì 14 agosto 2013

DOVE SONO LE BANDIERE?

Il cosiddetto "popolo del centro-sinistra", difensore della Costituzione a giorni alterni.













Il popolo del centro-sinistra, che per anni si è erto a difensore della Costituzione contro i tentativi di modificarla avanzati da Berlusconi, non scende in piazza e non protesta per l'incredibile patto che Napolitano ha adombrato ieri: tu, caro Silvio, devi stare buono e non mettere in discussione il governo delle larghe intese, in cambio vedrò cosa posso fare per te. Si tratta, da parte del presidente della Repubblica, di un uso non solo politico, ma apertamente PARTITICO delle proprie prerogative: va infatti a tutto vantaggio di Pdl, Pd e Scelta Civica e va contro tutti quegli italiani che non vogliono questo governo e l'Europa dei banchieri e che quindi in queste tre forze politiche non si riconoscono affatto. Ci troviamo insomma di fronte a una strumentalizzazione che umilia lo spirito della nostra Costituzione, nella quale il Capo dello Stato è super-partes e non sponsor sfacciato di una linea politica. In pratica, accelera il passaggio al presidenzialismo, ma sì, proprio a quel sistema che Berlusconi ha sempre sostenuto.

E cosa fa il popolo piddino di fronte a questo scempio? Come nel caso del Fiscal Compact, che - con una modifica costituzionale passata nel silenzio generale - ha ceduto a Bruxelles la nostra sovranità economica, anche oggi sta zitto. Chi si oppone, tra i militanti, lo fa in nome di una questione personale ("detesto Berlusconi, Napolitano non può dare la grazia") ma non coglie la natura del problema. Che non è morale, ma politico e giuridico. E ha conseguenze enormi.

Ma il silenzio rivela anche un'altra cosa: per la famosa "base" del Pd (dei dirigenti manco vale la pena di parlare), che si autodefinisce "piena di risorse e di ideali", gli articoli della Costituzione sono tutti sacri, meno quelli che vengono smantellati da esponenti del proprio partito. Complimenti vivissimi!

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