sabato 13 aprile 2013

LE FROTTOLE DI BERSANI

Una manifestazione contro la povertà organizzata dal Pd dovrebbe suscitare gli stessi sorrisi di compatimento che provocherebbe una manifestazione contro la corruzione e il conflitto di interessi organizzata dal Pdl. Invece, mentre sulla sceneggiata davanti al Palazzo di Giustizia di Milano dei parlamentari pidiellini di qualche settimana fa si è scatenata la giusta indignazione della stampa non berlusconiana, sullo scempiaggine odierna messa in scena dal Pd i principali giornali e le principali televisioni non eccepiscono quasi nulla. La ragione è molto semplice: per mesi e mesi i media hanno accettato la vulgata piddina secondo cui "la crisi economica è stata provocata da Berlusconi", che ci ha portato "sull'orlo del baratro" da cui ci hanno salvato le politiche di Mario Monti, al quale il principale partito del centro-sinistra italiano, o sedicente tale, ha dovuto dare l'appoggio "per senso di responsabilità". Fare dietro front oggi, e dire che la crisi è anche colpa del Pd, per la stampa italiana è evidentemente piuttosto difficile. Significherebbe ammettere di avere clamorosamente sbagliato la valutazione degli eventi per mesi: meglio tacere e raccontare la manifestazione senza troppi commenti.

Eppure, chi ha un minimo di cultura economica, sa ormai che la succitata vulgata piddina, che tra l'altro Mario Monti ha sempre cavalcato, è il risultato di un'analisi falsa dalla testa ai piedi. Nessuno, tantomeno il sottoscritto, nega che Berlusconi abbia fatto malissimo a sottovalutare la recessione e che il suo governo sia stato un cattivo esempio di immobilismo. Ma dire che la recessione che sta distruggendo questo Paese sia colpa sua o di Tremonti, è una sciocchezza cui nessun economista serio dà il minimo credito. Ci sono innumerevoli studi, per esempio nei blog e nei siti che segnalo tra i link consigliati, che spiegano come la recessione sia il frutto degli squilibri commerciali dell'Eurozona aggravati poi dalle miopi politiche di austerità della Bce. Una crisi di debito privato e debito estero e non una crisi di debito pubblico. Del resto, se la colpa della nostra situazione fosse di Berlusconi, perché mai Irlanda, Spagna, Portogallo, Grecia, Cipro (e tra poco sarà anche il turno della Francia) stanno come o peggio di noi? Berlusconi è stato primo ministro anche in questi Paesi?

So per certo (ma non posso rivelare la fonte) che queste cose Fassina e Bersani (e probabilmente buona parte dei dirigenti del Pd) le sanno perfettamente. Sanno che Berlusconi non c'entra nulla con la recessione, che la crisi è stata causata dall'euro, che il governo Monti che il Pd ha appoggiato con zelo ha solo peggiorato le cose. Sanno come stanno le cose. Ma mentono e continuano a mentire, anche se la strada della menzogna ha già fruttato al partito una pesante sconfitta elettorale e gli ha alienato le simpatie dei lavoratori e delle persone a basso reddito, che hanno capito che il Pd non li tutela e non l'hanno votato. 

Oggi Bersani dice: «Vengono a dire a noi che la situazione è drammatica e bisogna fare qualcosa dopo che per anni hanno detto che i ristoranti erano pieni. Basta con la demagogia dopo demenziali panzane e alla politica attorcigliata sugli interessi di qualcuno». Gli rispondiamo francamente: si Bersani, lo diciamo a te di fare qualcosa, perché se gli italiani, soprattutto coloro che tu dovresti rappresentare, cioè le classi medio-basse, sono stati impoveriti dall'euro e poi massacrati da riforme liberiste e inique fatte al solo scopo di rimborsare i creditori tedeschi e francesi, la colpa è soprattutto del Pd. Nessuno come il Pd (ovvero il Pds-Ds-Pd) ha spinto perché l'Italia adottasse questa sciagurata moneta unica, nessuno quanto il Pd ha promosso quelle riforme in senso liberista che tanto piacevano ai grandi gruppi finanziari e industriali (dalle privatizzazioni delle grandi banche e imprese pubbliche, allo smantellamento dell'Iri) che alla fine non hanno fatto altro che impoverire lo Stato senza dare vantaggi sostanziali ai consumatori. Nessuno come il Pd ha esaltato l'opera di Mario Monti e ne ha appoggiato con tanta compattezza i provvedimenti. La crisi, caro Bersani, è responsabilità anche (e forse più che di qualunque altra forza politica) del Pd. Per questo riteniamo ridicolo e immorale che il tuo partito, senza fare la minima autocritica, insceni una manifestazione contro la povertà.

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